
1, Lug 2019
Il valore di un’impresa su Facebook non si misura con i Like
Il vero successo di un brand sui social network non passa attraverso il conteggio dei fan ma stabilendo obiettivi concreti e misurabili.
Semplifico: se la tua attività si chiamasse, non so, ‘Bergamo – Sità ólta’ il tuo fatturato non si otterrebbe di certo conteggiando i turisti che contemplano quotidianamente la bellezza del panorama che si gode dalle mura ma pianificando ogni giorno le tue mosse imprenditoriali affinchè quegli stessi turisti – disclaimer: mi scuso anticipatamente se per questo esempio non citerò tutte le categorie commerciali de Bèrghem de sùra – acquistino la maglietta con scritto ‘Potà’ nel tuo negozio, gustino i casoncelli nel tuo ristorante o si godano uno spettacolo dal vivo nel tuo pub ordinando una buona birra.
Se avrai fatto le cose per bene allora sicuramente quei clienti parleranno molto bene della tua attività in rete col risultato di tornare a visitarla in futuro e magari con i loro amici. Ecco: questo è quello che si intende per metriche misurabili.
All’interno di Facebook, come del resto per tutta la nostra comunicazione aziendale, ci sono numeri che molto spesso – sbagliando – vengono presi in considerazione per stimare l’andamento della nostra presenza social:
- il numero dei ‘mi piace’ sui post
- il numero di ‘persone che ne parlano’
- il numero di fan
- il numero di condivisioni
Senza obiettivi concreti l’elenco qui sopra rientra nelle cosidette ‘vanity metrics’, ovvero dati che non fotografano effettivamente se la nostra attività sta raccogliendo quello che si merita dalla sua visibilità social. Sono risultati parziali e spesso fuorvianti se non errati.
Non puoi pensare banalmente che la tua presenza aziendale online si riduca ad una falsa equazione come ‘più fan avrò più florida e ridente la mia attività online sarà‘ e di conseguenza automaticamente otterrò un aumento di clienti.
Ti sarai accorto vero che ‘essere fan’ non corrisponde necessariamente a ‘essere cliente’? E sai perchè?
Perchè spesso l’errore più comune è confondere il fine con il mezzo. Parti dall’inizio: chiediti perchè la tua azienda è presente su Facebook. Fatto? Bene, ora elimina tutte le risposte che comprendano:
- perchè lo fanno tutti
- perchè ce l’hanno chiesto
- perchè io o il mio capo lo usiamo
Bene ora passiamo allo step 2: una volta aperta la pagina aziendale come l’hai gestita? Anche qui elimina pure:
- ho pubblicato solo dei bei post con offerte e sconti
- ho promosso iniziative a caso senza logica
- ho fotografato la locandina dei miei eventi e l’ho postata
- ho esposto la mia vita privata come se si trattasse della mia pagina personale
Mi fermerei qui. Dimmi, come è andata? A questo punto posso sbilanciarmi nel dirti che potresti aver risposto una cosa tipo ‘Al funsiuna negót‘ oppure, molto rararamente, ‘Beh dei risultati li ho comunque avuti’.
Ora, anche se tu rientrassi tra gli imprenditori che hanno dato questa seconda risposta, chiediti che tipologia di risultati tu abbia realmente ottenuto: quelli che ho elencato poco sopra oppure qualcosa che hai davvero potuto toccare con mano?
Voglio dire: una volta raggiunti i 1000 od i 10000 fan hai incassato denaro? Quel tuo post con 100 pollici alzati che benefici economici ti ha portato?
Ecco perchè la tua presenza aziendale su Facebook e sui social, per funzionare efficacemente, deve essere sempre pianificata attraverso una strategia di social marketing che a seconda delle tue intenzioni serva a:
- aumentare la tua notorietà e reputazione
- fornire assistenza ed informazioni sui tuoi prodotti o servizi
- ingaggiare un dialogo con i tuoi clienti o potenziali clienti
- vendere
Avere un obiettivo concreto, va da se, è fondamentale. Perchè:
solo avendo ben chiaro in mente un traguardo sarai in grado di raggiungerlo e di gestire e pianificare al meglio le tue mosse assicurandoti veramente di ottenere il risultato che hai prefissato.
Ovviamente nel farlo dovrai tenere conto dei fattori a tua disposizione come tempo, risorse umane, settore di mercato e ovviamente budget, ma ti assicuro che questo è l’unico modo per convertire la tua presenza social da una spesa inefficace ad un investimento utile.
Per eventuali consulenze in materia: https://www.sitiesocial.it/elementor-4646/

21, Mag 2019
Cinque consigli sul social media marketing per una startup
Essere una startup è una grande occasione!
Un’azienda del tutto nuova che si affaccia sul mercato, infatti, si trova a dover affrontare sfide complesse ma ha anche l’opportunità di costruire “da zero” la sua immagine, plasmandola nel modo desiderato.
L’impiego dei social media rappresenta un prezioso alleato per la creazione del proprio brand, di un’ottima reputazionee di un efficace dialogo con il target.
Come può una startup utilizzare nel modo migliore il social media marketing?
Di seguito indichiamo cinque consigli utili.
1. REALIZZARE COMUNICAZIONI SOCIAL DALL’ASPETTO PROFESSIONALE
Se la vostra azienda sta muovendo i suoi primi passi, presentarsi nel “mondo social” in modo professionale e accattivante non è un compito banale.
Il rischio di realizzare messaggi visivi dall’aspetto grossolano è alto, soprattutto per le startup che non hanno la possibilità di dotarsi di personale specializzato in tutte le aree di competenza riferite al social media marketing (tra le quali spicca la grafica).
Sotto questo aspetto, anche agli startupper meno esperti vengono in aiuto strumenti online come Crello: tramite immagini, temi e formati grafici predefiniti ma personalizzabili, questa piattaforma consente la creazione di grafiche di grande impatto e ottimizzate per i diversi social media.
L’ideale per dare un aspetto fresco ai vostri messaggi (e realizzare anche post animati!), abbreviando i lunghi tempi di progettazione e composizione grafica, e risparmiando di conseguenza tempo e denaro.
2. PUNTARE SUI CANALI CORRETTI PER INCONTRARE IL TARGET
Come è noto, ogni social network possiede le sue peculiarità e gli utenti non sono tutti uguali, anche per quanto riguarda le preferenze verso i canali social e il loro utilizzo.
C’è chi apprezza Facebook, chi non potrebbe fare a meno di Instagram, ci sono gli irriducibili di Twitter, gli appassionati di LinkedIn e così via dicendo.
I canali giusti da attivare per la propria startup dovranno essere, naturalmente, quelli in linea con le caratteristiche del target.
Ecco perché prima di aprire un profilo aziendale su un particolare social network occorrerà conoscerne a fondo caratteristiche, potenzialità e tipologie di utenti.
Una volta stabilito che si tratta di un buon terreno per incontrare la base clienti, si potrà attivare la propria presenza.
Un semplice esempio: se la vostra azienda si rivolge prevalentemente ad un pubblico di sesso maschile, sarebbe di scarsa utilità puntare su Pinterest, i cui utenti attivi sono soprattutto donne.
3. FAR LEVA SULLA QUALITÀ DELLA PRESENZA SUI SOCIAL MEDIA, PIUTTOSTO CHE SULLA QUANTITÀ
Un errore comune da parte delle aziende all’inizio della loro vita “social” è quello di aprire pagine su numerosi canali, con le migliori intenzioni, ma trovarsi in seguito nell’impossibilità di gestirle accuratamente e continuativamente, per assenza di tempo o di risorse umane da dedicare.
È decisamente preferibile, in una prima fase, essere presenti su un numero ridotto di canali – da uno a due – e gestirli con attenzione e assiduità con un preciso piano editoriale, piuttosto che comparire su “tutti” i social media, finendo per trascurarne qualcuno.
La presenza su ulteriori canali si potrà eventualmente implementare in un secondo momento.
4. DEFINIRE CHIARI OBIETTIVI PER LA PROPRIA VITA SUI SOCIAL NETWORK
Che cosa si desidera ottenere dalla propria presenza sui social network?
Creare fiducia nei clienti, vendere prodotti o servizi, sviluppare la brand awareness, raccontare i propri valori, raccogliere opinioni?
La definizione a monte di precisi obiettivi per la propria attività social è la base per realizzare una comunicazione mirata, caratterizzata da uno stile coerente ed incisivo, e mai basata sull’improvvisazione, grande nemica di ogni impresa.
5. PREDILIGERE UNA COMUNICAZIONE EMPATICA E REALMENTE ORIENTATA AL CLIENTE
Uno stile di comunicazione amichevole, coinvolgente e che faccia percepire l’azienda come vicina al cliente, nella maggior parte dei casi è una carta vincente per le startup.
Gli atteggiamenti e smaccatamente commerciali hanno fatto il loro tempo!
Rientra in questa filosofia friendly anche il feedback ai messaggi provenienti dai canali social dell’azienda.
Per sviluppare impressioni positive e fiducia nell’azienda occorre quindi fornire risposte esaustive e rapide alle richieste dei clienti, mostrare apprezzamento per i commenti ricevuti, mantenere toni garbati anche a fronte di eventuali critiche ricevute.
Un concreto orientamento al cliente sui social network può davvero fare la differenza.
Articolo tratto da: http://www.torinoggi.it

6, Mag 2019
Nasce SPORTinMEDIA, sito di analisi e critica del rapporto Sport&Media
È prevista per domani, martedì 7 maggio, la nascita di SPORTinMEDIA, che punta a essere un osservatorio specialistico sull’attualità e sugli scenari futuri del rapporto Sport&Media. Non sarà comunque un semplice contenitore o aggregatore di notizie ma un sito di analisi e critica. Le opinioni, i commenti, i giudizi, infatti, saranno al centro del sito.
SPORTinMEDIA partirà così dall’analisi singoli medium – TV, giornali, radio, web, social, servizi in streaming (OTT) – in modo indipendente e critico con l’obiettivo di anticipare le tendenze e gli scenari futuri dello sport moderno, sempre più legato al mondo della comunicazione.
Da cosa nasce questa idea? Si pensi solo alla quantità di denaro riversata nelle casse dei club calcistici dalle televisioni o al modo in cui siti tematici e social network hanno rivoluzionato tempi e linguaggio del racconto sportivo. Impossibile poi non tenere presente il cambiamento epocale, in corso ormai da tempo, sulla modalità di fruizione dell’intrattenimento (sportivo e non). L’avvento e la crescita impetuosa dello streaming, anche in campo sportivo (vedi DAZN, Eurosport Player, GolfTV), infatti, porterà ad un ulteriore rimescolamento degli equilibri tra i vari medium.
Uno spazio fondamentale, poi, sarà quello riservato al linguaggio e alle forme di narrazione sportiva. Senza (s)cadere nel più classico e anacronistico nostalgismo, SPORTinMEDIA approfondirà differenze tra il racconto sportivo attuale e quello del passato.
L’obiettivo, ambizioso, è quello di far diventare SPORTinMEDIA un punto di riferimento per appassionati, studenti, professionisti, che amano lo sport e la comunicazione e vogliono capire dinamiche, cambiamenti e scenari futuri.
Fondatore del progetto è Simone, Salvador, 36enne friulano esperto di marketing e comunicazione. Nel corso della sua carriera lavorativa, avviata dopo il conseguimento della laurea in legge e il Master in sport business, ha avuto modo di occuparsi di marketing alcune società sportive professionistiche (Udinese Calcio, Milan Camp, Snaidero basket). Parallelamente ha collaborato con quotidiani, TV, radio, siti internet. Dal 2010 al 2016 ha fondato e gestito Blog-In dentro lo sport, blog che si è distinto per l’analisi critica di alcuni temi, quali marketing, media e doping. Non sono mancate collaborazioni con alcune agenzie di comunicazione di importanti aziende: adidas, Zalando, Samsung, Gatorade, Edison, Piscine Castiglione, ecc. Per le Olimpiadi di Londra 2012 è stato scelto dal CIO come “Guest Judge” per la campagna marketing “Show Your Best”.
Articolo tratto da www.calcioefinanza.it




5, Nov 2019
5 consigli per gestire i commenti negativi sui social
Chi lavora tutti i giorni su piattaforme social per gestire i propri account o quelli dei propri clienti non si stupisce più di leggere commenti, recensioni o messaggi di posta di tutti i tipi.
Se gestisci una community, sai di cosa stiamo parlando e sicuramente ti sarà capitato di iniziare a sudare freddo e dover far fronte ad un messaggio negativo.
Verba volant scripta manent. Per questo è importante dare sempre una risposta, essere in grado di monitorare le reazioni e gestire situazioni di crisi che si possono scatenare, in modo tempestivo.
Di seguito trovi 5 utili consigli e semplici accortezze da seguire per uscire vincitore da queste situazioni spiacevoli.
LEGGI ANCHE: Qualche consiglio al Social Media Manager di INPS per la famiglia dai professionisti del settore.
La tempistica è importante
Un buon social media manager lo sa: la community va monitorata costantemente e va tenuta sotto controllo. Tu, come vi sentiresti a non avere risposta ad una tua lamentela per più di un giorno?
Un utente si aspetta una risposta tra le 0 e le 4 ore, secondo una statistica di Spout social. I brand rispondono solitamente con una media di 10 ore. Tieni presente questi dati e non far mai passare troppo tempo dal momento della notifica del commento negativo a quello della risposta. Se devi confrontarti con l’azienda e il tuo interlocutore, cerca di instaurare un processo decisionale veloce in anticipo, in modo da saper fronteggiare richieste che scottano.
Mai ignorare
Potrebbe essere allettante semplicemente ignorare un messaggio negativo, ma questa non è sicuramente la via più saggia da seguire. Ignorando potresti irritare ancora di più l’utente che ti ha scritto e che non si sentirà preso in considerazione. Questo potrebbe generare ostinazione da parte della persona, la quale potrebbe rincarare la dose, passare da semplici commenti negativi a una recensione pessima che resterà indelebile sulla tua pagina Facebook. Addirittura potrebbe iniziare a scrivere su forum con audience ampi. Ricorda: non lasciar mai correre, non sai chi c’è dall’altra parte dello schermo.
Cerca piuttosto di rispondere pubblicamente e poi spostare la conversazione in privato, per approfondire e risolvere il problema. Soprattutto nel caso in cui l’azienda abbia bisogno di avere dati sensibili dell’utente, per poterlo contattare direttamente.
Mettiti nei panni di chi ha scritto
Che tu ci creda o no, spesso i commenti negativi possono anche diventare costruttivi. Fai del tuo meglio per cercare di capire il punto di vista di chi ha scritto, potresti trarne un insegnamento utile per il tuo account social o il tuo blog. In questo caso puoi anche ringraziare chi ti ha scritto, facendogli capire che farai tesoro della critica. E se invece non riesci a capire il motivo di tanta negatività, sii onesto e scrivilo pure. La trasparenza spesso paga!
Non superare mai la sottile linea rossa
Moderare i commenti non è facile, soprattutto quando si incontrano i saccenti del web. Quello che ti devi ricordare è che non è quasi mai una questione personale. In qualità di social media manager stai parlando con la voce del brand e lo rappresenti, qualsiasi cosa tu scriva o faccia ne va della sua reputazione. Ecco perché bisogna stare molto attenti a non oltrepassare mai quella sottile line rossa con commenti malevoli o maleducati.
Non cancellare mai commenti, rispondi sempre educatamente, in modo semplice e lineare, senza arroganza. Essere polemici e iniziare battaglie sui social non ha alcun senso. Meglio scusarsi una volta in più, ma cercare di disinnescare la bomba, piuttosto che mettere benzina sul fuoco
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